La ratifica del Trattato di Lisbona dipende e pende dalla punta del pennino della stilografica del presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus. Non tutti quelli che dicono SI hanno ragione anche se sono la maggioranza. La storia ci ha dimostrato anche troppe volte che non è vero che la maggioranza ha sempre ragione. Che la maggioranza può essere comprata, zittita, cooptata e intimidita come nel caso dell'Irlanda, magari anche ricattata economicamente. Spesso le sorti del mondo ( in questo caso, dell'Europa), possono dipendere da quei pochi, da quei rari, forse da quegli unici che sanno dire NO. Basta anche una sola persona nell'universo. Pubblico la lettera che Ida Magli ha scritto su Il Giornale in data 21 ottobre allo scopo di dare un piccolo aiuto morale ad un uomo cui spetta una decisione cruciale per tutti noi. Chiunque è d'accordo, diffonda questa lettera nel proprio blog.
Signor Presidente,
la libertà e l’indipendenza di oltre 500 milioni di cittadini degli Stati europei sono affidate a Lei. Noi, “Italiani Liberi”, piccola associazione di innamorati della Patria che si batte fin dall’inizio contro il progetto di unificazione europea, La preghiamo di non porre la Sua firma al trattato di Lisbona, firma che proclamerebbe, per il fatto stesso che tale Costituzione non è stata sottoposta al giudizio di coloro che saranno costretti ad obbedirle, l’inizio di un Impero antidemocratico.
Noi siamo certi, nel porgerLe la nostra supplica e nell’assicurarLe il consenso e il sostegno di una vastissima opinione pubblica in tutta l’Europa, di interpretare il desiderio e la speranza dei tanti che Le somigliano, gentile Presidente, nel diffidare dell’instaurazione dell’ennesimo Impero in Europa, nonostante le tante e drammatiche esperienze del passato.
Noi ci rendiamo anche conto del peso di una tale decisione da parte Sua, ma Lei non deve temere nulla in questo senso, caro Presidente, perché la Sua rimarrà sempre, agli occhi del Suo Popolo, con il quale tutti noi in questo momento c’identifichiamo, ma soprattutto agli occhi della Storia, la scelta giusta, la scelta della libertà.
Ida Magli
dal blog
http://sauraplesio.blogspot.com/2009/10/lettera-aperta-vaclav-klaus.html
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